Smettere di fumare: la presenza del medico a Spazio LILT consente di gestire la dipendenza fisica con l’utilizzo di alcuni farmaci. I farmaci abitualmente utilizzati sono la terapia nicotinica sostitutiva, il bupropione e la vareniclina
Smettere di fumare: la dipendenza fisica da nicotina
Tra le difficoltà che ostacolano lo smettere di fumare una particolarmente importante è determinata dalla dipendenza fisica da nicotina. Nonostante molti sostengano che per smettere di fumare basti la volontà, dati alla mano, si è visto che gli individui che smettono di fumare da soli riescono a vincere la loro dipendenza (cioè a smettere) solo nell’ 1-3% dei casi.
È proprio per aiutare i fumatori che nascono i centri antifumo. Nei centri antifumo di secondo livello sono presenti più figure professionali (solitamente medico e psicologo) che lavorano congiuntamente per aiutare la persona a raggiungere il proprio obiettivo.
La presenza del medico consente di gestire la dipendenza fisica con l’utilizzo di alcuni farmaci: i farmaci abitualmente utilizzati sono la terapia nicotinica sostitutiva, il bupropione e la vareniclina.
Le differenze tra i farmaci
Tutti questi farmaci sono risultati efficaci per smettere di fumare, ma con notevoli differenze.
Uno studio effettuato dalla nel 2013 la Cochrane Collaboration ha analizzato 267 diversi studi che avevano coinvolto oltre 100 mila fumatori.
I risultati sono particolarmente interessanti:
- l’utilizzo di terapia sostitutiva nicotinica o bupropione aumenta dell’ 80% la probabilità di successo rispetto a chi non ha utilizzato nessun farmaco.
- chi utilizza la vareniclina ha quasi il triplo di probabilità in più di riuscire a smettere di fumare aspetto a chi non usa nessun farmaco; inoltre, ha il 50% in più di probabilità di successo rispetto a chi utilizza la terapia nicotinica o il bupropione.
La vareniclina, quindi, è più efficace rispetto a un singolo approccio di terapia farmacologica fatta con sostituti nicotinici oppure con bupropione. Tuttavia, dallo studio della Cochrane Collaboration si è evidenziato che anche la terapia nicotinica sostitutiva può dare effetti simili alla vareniclina, ma solo se viene abbinata in più modalità di erogazione (ad esempio assumendo contemporaneamente il cerotto e lo spray alla nicotina).
La supervisione di un medico
È importante considerare che quando si utilizzano questi farmaci è indispensabile la supervisione di una professionista medico che non solo prescriva la terapia, ma soprattutto personalizzi e monitori il trattamento.
Inoltre, è cura sia del medico, sia dello psicologo sostenere il fumatore con un counseling motivazionale personalizzato; infatti, il farmaco da solo non porta alla cessazione, in quanto non agisce sulla dipendenza psicologica (si pensi, ad esempio, alla forza delle abitudini e alle difficoltà di cambiarle, alla pausa sigaretta, all’associazione con il caffè, al fumo di sigaretta in compagnia, all’utilizzo del fumo di tabacco per gestire emozioni spiacevoli quali noia, tristezza, rabbia, ansia).
Presso il Centro Antifumo di LILT Biella viene utilizzato un approccio in cui l’utilizzo del farmaco è una componente fondamentale per raggiungere più facilmente l’obiettivo di smettere di fumare. Infatti, nel 2019 ben il 75% di chi ha seguito il trattamento ha smesso di fumare.