Pecan, Classiche e Macadamia: scopri con noi il valore delle noci per il benessere della tua salute.
Vanno bene a colazione, come spuntino e anche prima di andare a dormire: le noci sono considerate un super-alimento che, rappresentando una delle poche fonti vegetali di acidi grassi omega 3 e omega 6, non dovrebbe mai mancare dalle nostre tavole.
Vanno bene a colazione, come spezzafame e prima di andare a dormire. Ma sono anche piacevoli da gustare e soprattutto uno dei migliori integratori naturali. Le noci sono un tipo di frutta secca da sempre sulle nostre tavole ma da alcuni anni ne possiamo acquistare anche di altri tipi, come quella di Pecan, di Macadamia e del Brasile. Vediamo quindi le loro proprietà e differenze, ricordando che sarebbe bene consumarle una manciata ogni giorno.
Noci classiche
Le noci classiche possono essere considerate un vero super-alimento: sono infatti una delle poche fonti vegetali di acidi grassi omega 3 e omega 6 (preziosissimi per il cuore), sono ricche di steroli vegetali importanti per ridurre il colesterolo, forniscono magnesio (importante per le ossa), rame e vitamina E in quantità tale da essere considerata la frutta secca con la più elevata attività antiossidante. Per questo non dovrebbero mai mancare sulla nostra tavola: a colazione assieme ai cereali e al latte, a pranzo aggiunte alla classica insalata (magari condita con l’olio di noci), come ingrediente nei grissini o nei panini spezzafame. Ricordiamo anche ricette più golose a base di noci, come la salsa per condire i ravioli genovesi o le tagliatelle, i pandolci speziati e i plum cake, i semifreddi e i gelati, raffinati anche per inviti a cena.
Noci di Pecan
Le noci di Pecan sembrano noci dalla forma più allungata e schiacciata. Provengono dall’America del Nord dove sono coltivate in particolare in Georgia, mentre in Italia sono recenti le produzioni nel Salento e in Sicilia. E’ una delle noci più ricche di calorie contenendo il 67% di grassi, ma si tratta come per la maggior parte della frutta secca di grassi insaturi, quindi buoni, che riducono il colesterolo cattivo e aiutano il cuore. Contengono anche zinco, minerale che stimola la produzione di collagene ed è quindi un segreto per mantenere una bella pelle. Un etto apporta ben 750 calorie, quindi occhio alle quantità. La ricetta culinaria più famosa è senza dubbio la pecan pie, la crostata statunitense presente alle feste di fine anno scolastico, a quelle natalizie e del Giorno del Ringraziamento. Si tratta di una classica base di frolla riempita da noci pecan spezzettate, burro, zucchero, uova, sciroppo d’acero e vaniglia. Viene servita spesso con panna montata o gelato. Pensare alle calorie mette i brividi, ma una fettina sottile è concessa proprio in occasione di una giornata particolare, altrimenti basterà aggiungere una piccola manciata di queste noci allo yogurt, al gelato o al latte con i cereali.
Provengono invece dall’Australia le noci di Macadamia, frutti di un albero tropicale scoperti dagli aborigeni. Oggi la produzione è tale da essere arrivata anche nelle isole Hawaii. Piccole e di forma tondeggiante, simili alla nocciola, hanno sapore molto piacevole, con un sentore accentuato di cocco. Molto ricche di oli (78%) sono utili anche in cosmetica per contrastare l’inaridimento della pelle con uno specifico olio da massaggio. Ma le noci di Macadamia sono soprattutto utili in caso di anemia, perchè ricche di ferro, e per contrastare le vampate della menopausa grazie al contenuto di fitoestrogeni. Si possono aggiungere ad una insalata, o ad una zuppa di zucca secondo una ricetta australiana, o a pasta e riso abbinate a formaggi morbidi e spezie (un connubio raffinato è ad esempio con brie e cannella). Classici sono invece gli abbinamenti con le gocce di cioccolato per biscotti e muffins.
Noci del Brasile
Infine, parliamo della noce del Brasile, o amazzonica, coltivata però soprattutto in Bolivia. Proviene da grossi frutti di una pianta alta anche 50 metri ed ha la più forte concentrazione di selenio presente in natura. Pensate che mangiandone anche solo due semi al giorno abbiamo assunto il fabbisogno consigliato dai medici (200 microgrammi) per proteggere l’organismo dall’invecchiamento. Importante è anche il suo apporto alla salute e alla bellezza dei capelli che si concretizza nella produzione di shampoo e balsami. Non solo, la noce del Brasile è utile anche dopo gli sforzi sportivi essendo molto ricca di magnesio: dopo l’allenamento si possono recuperare i minerali persi con il sudore mangiandone da cinque a dieci semi.
Mettiamo quindi da parte vecchi pregiudizi che ritenevano le noci soltanto alimenti supercalorici da mangiare sotto le feste natalizie. Anzi, in caso di sovrappeso, mancanza di attività fisica, alimentazione disordinata e magari anche fumo, si può ridurre fino al 55% il rischio d’infarto mangiando una manciata di noci cinque volte a settimana. E anche la pelle ne troverà giovamento.