Parliamo di sole e tumori cutanei.

Con la stagione estiva torna la voglia di esporsi al sole ma è bene conoscere alcune semplici regole per godere dell’esposizione in modo protetto e consapevole, sfruttandone i benefici e senza rischiare conseguenze negative.
Da un’esposizione solare breve e controllata l’organismo può trarre infatti tanti vantaggi – tra cui la stimolazione di produzione della vitamina D fondamentale per a calcificazione delle ossa – ma, al contrario, un’esposizione irresponsabile può causare diversi danni le cui conseguenze possono essere anche molto gravi.
L’abbronzatura, che si manifesta come scurimento e pigmentazione della pelle e che secondo la tendenza estetica rappresenta un segno di salute e di bellezza, è in realtà un meccanismo di difesa messo in atto dall’organismo per evitare i danni provocati dalle radiazioni solari.
Questi danni se procurati su una pelle delicata o protratti nel tempo, possono causare un precoce invecchiamento cutaneo, macchie, lentiggini, nei, danni estetici e malattie molto pericolose come i tumori della pelle (carcinoma e melanoma).

I TUMORI DELLA PELLE

Il cancro della pelle è la proliferazione di cellule cancerose sulla pelle causato da un cambiamento nella composizione genetica delle cellule cutanee, che si moltiplicano a un ritmo elevato causando un tumore.
Purtroppo i tumori cutanei sono in continuo aumento: ciò e dovuto in parte all’aumento dell’età media, in parte ad una modalità errata di esporsi al sole e agli effetti causati dall’utilizzo dei lettini solari.
Oltre ai raggi del sole, altre cause responsabili dell’insorgere di tumori cutanei sono:
– medicinali immunosoppressori
– inquinamento
– stili di vita scorretti (in particolare fumo e obesità).

CONSIGLI UTILI

Maggiore attenzione va riservata ai bambini che hanno una pelle più sottile dell’adulto e che produce meno melanina: il foto-invecchiamento e la formazione dei tumori della pelle è correlato infatti con l’esposizione solare intensa durante i primi vent’anni di vita; grande attenzione va posta anche ai soggetti con fototipo 1 o 2 chiaro.

Fototipo pelle
(Immagine tratta da “Se hai cara la pelle…”, opuscolo informativo realizzato da LILT Trento.)

Ecco qualche semplice consiglio da seguire per esporsi al sole:

  • evitare l’esposizione nelle ore centrali del giorno (dalle 11:00 alle 15:00);
  • fare attenzione ai riflessi del sole sull’acqua e sulla sabbia: pericolosi quanto i raggi diretti;
  • sfruttare la protezione degli schermi solari (ombrelloni, teli, alberi) e degli indumenti (possibilmente realizzati con tessuti anti-UV);
  • indossare gli occhiali da sole;
  • applicare correttamente la crema solare con un indice di protezione (SPF) adatto al proprio fototipo ogni due ore e comunque dopo aver nuotato, sudato o essersi asciugati;
  • evitare l’abbronzatura artificiale;
  • alimentarsi con 5 porzioni di frutta e verdura al giorno;
  • abolire il fumo di sigaretta.

DIAGNOSI PRECOCE

Oltre alle regole che abbiamo visto, va tenuto presente che alcuni soggetti sono più a rischio rispetto ad altri nel contrarre i tumori che interessano la pelle.
È quindi raccomandata la prevenzione mirata tramite controlli periodici annuali, in particolare per chi ha:

  • un familiare di primo grado (genitori o fratelli) con un tumore della pelle (melanoma, carcinoma);
  • già avuto un tumore della pelle (melanoma, carcinoma);
  • appartiene al fototipo 1 o 2;
  • avuto scottature con bolle da bambino;
  • la pelle molto danneggiata dal sole;
  • molte lentiggini;
  • più di 100 nei oppure nei grandi e irregolari (atipici);
  • un nevo congenito di grandi dimensioni;
  • utilizzato spesso i lettini abbronzanti.

L’esame della pelle è fondamentale per identificare precocemente i tumori cutanei e il melanoma: è documentato che le persone con melanoma individuato precocemente sopravvivono a 5 anni dalla diagnosi nel 99% dei casi, rispetto al 20% nel caso in cui siano diagnosticati in fase avanzata.
Per questo ogni individuo dovrebbe praticare l’autoesame della pelle con regolarità.
Per oltre il 60% dei casi e lesioni vengono infatti individuate da parte del soggetto stesso o dal partner, famigliari e amici; nel 18% dei casi dai dermatologi, nel 15% dai medici di medicina generale e nel 3% da operatori dell’area estetica.
Più persone quindi sono informate e sensibilizzate sul tema, più è probabile diagnosticare in tempo un possibile tumore.
Per un corretto autoesame è necessario spogliarsi completamente ed osservare tutta la superficie cutanea compreso il cuoio capelluto, le pieghe interdigitali e la pianta dei piedi, facendosi aiutare da un famigliare o utilizzando due specchi per ispezionare le zone meno accessibili.

Per maggiori informazioni sulla prevenzione e sulla diagnosi dei tumori della pelle, è possibile ritirare a Spazio LILT la Guida “Se hai cara la pelle” realizzata dall’Associazione Provinciale LILT di Trento oppure scaricarla qui!