Patologie fumo-correlate: il tumore al Polmone

Il fumo di sigaretta è il principale fattore scatenante del tumore al polmone, malattia subdola e quasi sempre asintomatica fino al raggiungimento di uno stadio avanzato:

I danni del fumo

Per quanto concerne il tumore al polmone, il fumo di sigaretta rappresenta il più importante fattore di rischio. È dimostrato che un uomo di 35 anni che fuma più di 25 sigarette al giorno, rischia di ammalarsi di cancro al polmone prima dei 75 anni, con una probabilità del 13%. La sigaretta contiene al suo interno numerose sostanze nocive che agiscono direttamente o indirettamente sui bronchi, come il benzopirene (un idrocarburo aromatico policiclico), le nitrosamine (derivanti dell’ammoniaca, usata nella lavorazione delle sigarette), il catrame, il polonio, i fenoli e le aldeidi (contenuti nella carta).

Sostanze responsabili della trasformazione della cellula in senso tumorale

Queste sostanze nocive per l’organismo sono responsabili della trasformazione della cellula in senso tumorale. Il rischio aumenta in relazione a:

  • età di inizio dell’abitudine al fumo: più si è giovani, più i rischi aumentano;
  • numero di sigarette fumate: più alto è il numero,  più sale il rischio;
  • assenza del filtro (aiuta parzialmente a ridurre la quantità di catrame, sostanza che contribuisce in modo rilevante all’insorgenza della patologia).

Cosa sono i polmoni

I polmoni sono contenuti nella cassa toracica ai lati del cuore e sono i due principali organi della respirazione.  L’aria entra nel nostro corpo dal   naso o dalla bocca, poi attraversa la trachea ed i bronchi e, infine, giunge nei polmoni. Il polmone ha la capacità di espandersi e rilassarsi seguendo i movimenti della gabbia toracica e del diaframma, compiendo la famosa espirazione ed inspirazione. Quando inspiriamo, i polmoni si riempiono d’aria e si gonfiano per permettere all’organismo di ottenere tutto l’ossigeno di cui ha bisogno, mentre, quando espiriamo, l’aria esce dai polmoni per eliminare l’anidride carbonica. I due polmoni sono separati dal mediastino e sono uniti dalla trachea; il loro tessuto spugnoso ed elastico, ben si adatta alle variazioni di volume indotte dai movimenti respiratori. La trachea sfocia nella laringe, mentre a livello distale, tra la quarta e la quinta vertebra toracica, si biforca in due bronchi primari, uno di destra ed uno di sinistra. Ciascun bronco penetra all’interno del rispettivo polmone, dando origine ad ulteriori, numerose, ramificazioni chiamate bronchioli. A loro volta, i bronchioli subiscono varie divisioni, fino a raggiungere, nel tratto terminale, piccole vescicole chiamate alveoli. È curioso pensare che ciascun polmone contiene all’incirca 150-200 milioni di alveoli.

Il tumore al polmone

Purtroppo, il tumore al polmone è una malattia molto grave e subdola che solitamente è asintomatica  fino a quando non raggiunge uno stadio avanzato. Il tumore del polmone compromette la funzione di trasferire l’ossigeno respirato al circolo sanguigno e depurarlo dall’anidride carbonica prodotta dall’organismo, in quanto provoca una crescita incontrollata di determinate cellule polmonari che possono ostruire il corretto flusso dell’aria, oppure provocare emorragie polmonari o bronchiali. In Italia, il tumore al polmone rappresenta una neoplasia molto diffusa nel sesso maschile. Il 95% dei cancri al polmone origina dall’epitelio; questo significa che, visto che i bronchi, i bronchioli e gli alveoli polmonari sono ricoperti da un sottile strato di tessuto epiteliale, è proprio da lì che il tumore nasce (carcinoma broncogeno).

Non esiste, quindi, un solo tipo di tumore al polmone ma diverse tipologie di malattia:

  • Il carcinoma spinocellulare (tumore non a piccole cellule) rappresenta il 25-30 per cento dei tumori broncògeni. È dovuto alla trasformazione dell’epitelio bronchiale provocata, per la maggior parte dei casi, dal fumo di sigaretta;
  • L’adenocarcinoma (tumore non a piccole cellule) si localizza a livello dei bronchi di calibro minore. È il tumore polmonare più frequente tra chi non ha mai fumato e talvolta è dovuto alla presenza di cicatrici polmonari (per esempio per vecchie infezioni tubercolari o per pleuriti);
  • Il carcinoma a grandi cellule è un tipo di cancro al polmone già più raro;
  • Il microcitoma (o tumore a piccole cellule), insorge nei bronchi che hanno diametro più grande e anch’esso è fortemente correlato al fumo della sigaretta.

Sintomi

I sintomi del tumore al polmone sono rappresentati da tosse, dovuta all’irritazione bronchiale; emoftoe (presenza di  sangue nell’escreato), dovuta alla ostruzione di un grosso bronco o alla presenza di  liquido nello scavo pleurico; dispnea (fatica a respirare) e dolore toracico. Altri sintomi sono: febbre, debolezza, perdita di peso, dolore alla spalla, polmoniti a lenta risoluzione. In presenza di questi sintomi, non sempre indicativi di un tumore, si consiglia di rivolgersi al medico per l’esecuzione di accertamenti.

Come si interviene

La terapia del tumore al polmone si differenzia in base alle caratteristiche del carcinoma, quindi, cambia a seconda che ci si trovi di fronte a un tumore a piccole cellule oppure a un tumore non a piccole a cellule, ed ancora, dipende dalla stadiazione del cancro. In linea generale, si può affermare che in caso di tumore a piccole cellule il paziente deve essere sottoposto a cicli di chemio e radioterapia, nei casi di tumore polmonare non a piccole cellule, l’approccio standard e l’arma migliore resta la chirurgia, a meno che non siano già presenti metastasi a distanza. Nel caso di tumore di grosse dimensioni è possibile effettuare la chemioterapia prima o dopo l’operazione chirurgica, con lo scopo di  ridurre la dimensione del tumore per rallentare le ricadute.
Per riassumere, questi sono le tipologie di intervento in caso di tumore al polmone:

  • la chemioterapia e la radioterapia sono indicate per chi è affetto da tumore a piccole cellule in stadio iniziale;
  • l’intervento chirurgico varia in relazione alle dimensioni e alla localizzazione del tumore: la lobectomia (asportazione di un solo lobo polmonare) si esegue in caso di tumore di piccole dimensioni e con localizzazione periferica; la pneumomectomia (asportazione di un intero polmone): si esegue nelle forme di dimensioni maggiori o più centrali, infine, la segmentectomia (asportazione di una piccola parte del polmone).
  • la terapia mirata usa particolari farmaci in grado di bloccare la crescita e la diffusione delle cellule tumorali, i farmaci entrano in circolo e possono andare a colpire le cellule nell’intero organismo;
  • la terapia combinata.

Il trattamento del cancro al polmone è fortemente influenzato dall’estensione della malattia, dal tipo di cellule colpite e dalle condizioni di salute del malato; per questo, ogni caso deve essere valutato accuratamente.

Come si previene

Prevenzione primaria
Consiste nell’eliminazione dei fattore di rischio. È necessario modificare  il proprio stile di vita, se non idoneo per il mantenimento della salute attraverso:

  • eliminazione del fumo di tabacco;
  • limitare l’esposizione allo smog ed all’inquinamento atmosferico;migliorare l’alimentazione da un punto di vista qualitativo e quantitativo;
  • mangiare molta frutta e verdura;

Prevenzione Secondaria
Consiste nel diagnosticare e rimuovere le lesioni precancerose ed i carcinomi nelle fasi più precoci:

  • Avvisare immediatamente il medico se si notano sintomi come febbre, debolezza, perdita di peso o altri sintomi sopra citati;Analisi dell’espettorato (il muco prodotto dai polmoni quando si tossisce)
  • Radiografie toraciche;
  • TAC
  • TAC spirale
  • Risonanza Magnetica