Parte lunedi 24 aprile da Etroubles (AO) l’edizione 2023 di “Via Francigena On Foot”, l’impresa che Filippo Arcelloni organizza con il sostegno della LILT di Piacenza per promuovere le attività di prevenzione della LILT e raccogliere, attraverso le interviste ai volontari delle Associazioni che incontrerà sul percorso, storie, racconti e altri materiali utili che contribuiranno alla realizzazione di uno spettacolo/storytelling sulla LILT.
Filippo Arcelloni
Filippo Arcelloni è attore, regista e organizzatore teatrale nonchè direttore artistico del Teatro Trieste 34 e dell’Ostello del Teatro di Piacenza e Legale Rappresentante della compagnia teatrale Piacenza Kultur Dom APS.
Nel 2020, in pieno periodo Covid 19, realizza il primo progetto di SMART WALKING THEATRE “Gran Tour Francigena 2020”, un progetto di cammino e arte sulla Via Francigena del Nord, in 45 tappe e 1.000 km a piedi, che ha prodotto oltre 6 ore di video interviste con artisti del territorio sul tema Arte e Covid 19.
L’anno successivo, Arcelloni porta proprio sulla Via Francigena “Camminare, Pellegrinare”, conferenza/spettacolo sull’esperienza del cammino attraverso pensieri, ricordi, immagini, racconti e aneddoti sui viaggi e sulle persone incontrate con l’obiettivo di offrire spunti e riflessioni teatrali su temi come benessere, salute, prevenzione e qualità della vita.
Nell’anno 2022 realizza in collaborazione con LILT, nell’ambito del Centenario della fondazione, il progetto “Via Francigena On Foot”.
L’incontro con la LILT
L’anno del Centenario della LILT è stato l’occasione per dare forma ad un progetto in sinergia: “Via Francigena On Foot”, ovvero percorrere 40 tappe della via Francigena, attraversando 6 Regioni italiane e accumulando in totale oltre 1.000 chilometri.
Ogni tappa diventa inoltre un momento di incontro con le varie Associazioni LILT presenti sul cammino e un’occasione per promuoverne le attività.
Da più di 100 anni la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori fonda infatti la sua mission sulla promozione dei corretti stili di vita, tra cui alimentazione e attività fisica, fondamentali nella prevenzione di ogni tipo di tumore.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le patologie legate allo stile di vita sedentario rientrano tra le prime 10 cause di morte e di inabilità nel mondo.
La sedentarietà, infatti, rappresenta un fattore di rischio per molte gravi patologie metaboliche croniche, quali le malattie cardiovascolari, il diabete mellito, l’obesità e anche vari tumori come, ad esempio, quello del seno e del colon-retto.
Concederci del tempo per praticare degli sport, inoltre, contribuisce al benessere psico-fisico, riducendo stress, ansia, depressione e favorendo anche la socializzazione.
Ancora oggi però la maggior parte della popolazione nel mondo occidentale non è sufficientemente attiva.
La Via Francigena
Nata nel VI secolo per una necessità strategica delle popolazioni longobarde che avevano bisogno di collegare la loro città principale, Pavia, con i ducati centro-meridionali di Spoleto e di Benevento semicircondati da territori
bizantini, la Via Francigena è un itinerario storico che dall’Europa occidentale, in particolare dalla Francia, conduceva nel Sud Europa fino a Roma per poi proseguire fino a Santa Maria di Leuca in Puglia.
Dopo la riscoperta, avvenuta negli anni settanta, del Cammino di Santiago, ci si rese conto che anche in Italia esisteva un simile percorso di pellegrinaggio: com’era successo per il cammino spagnolo, anche il percorso della Francigena giaceva in parte sotto l’asfalto delle autostrade e delle statali che, col tempo, avevano ricalcato il tracciato di quelle che già erano state le strade principali del Medioevo e dell’età romana.
Nel 1994 la Via Francigena è stata dichiarata “Itinerario Culturale Europeo” assumendo, alla pari del Cammino di Santiago di Compostela, una dignità sovranazionale.
Il percorso
Il percorso di “Via Francigena On Foot” comprende la tratta italiana del Nord che inizia dal colle del Gran San Bernardo e attraversa i grandi spazi della Pianura Padana. Da Fidenza sale in collina e comincia la lunga salita che porta a passare l’Appennino, tra le foreste del passo della Cisa; attraversa poi la Toscana incontrando città che alla Via devono prosperità e ricchezza come Lucca, San Gimignano, Siena.
Contempla paesaggi del Lazio in Tuscia, incrociando la via Cassia romana, Viterbo, cinta dalle mura medievali per arrivare dopo 45 giorni a Roma.
Il pellegrinaggio non sarà in solitaria, chiunque potrà unirsi nell’intero percorso o soltanto in alcuni tratti fra una o più tappe in base al calendario pubblicato sul sito.
Ad ogni tappa, saranno coinvolte la sede LILT locale e le Istituzioni del luogo che potranno organizzare iniziative e conferenze inerenti tematiche di salute e prevenzione.
La mappa del percorso
La tappa biellese
“Via Francigena On Foot” farà tappa a Cavaglià sabato 29 aprile.
Per l’occasione, grazie alla collaborazione con il Comune di Cavaglià, è stata organizzata la conferenza/spettacolo “Camminare, Pellegrinare” tenuta da Filippo Arcelloni e la possibilità di scoprire le bellezze di Villa Salino con visite guidate per tutta la mattinata.
Nel primo pomeriggio, lo stesso Arcelloni riprenderà il suo percorso per raggiungere la tappa successiva (Santhià); per chi lo desidera, sarà possibile accompagnarlo per un breve tratto.
Locandina con il programma