Equipe medica e volontari dell’Hospice

Medici, infermieri e OSS, psicologi, assistenti spirituali, volontari e non solo: scopri l’equipe dell’Hospice di Biella
Medici, infermieri e OSS, psicologi, assistenti spirituali e volontari uniscono un’adeguata preparazione ad una sensibile e forte motivazione per offrire un’assistenza globale alle esigenze di chi è ospitato nella struttura.
L’equipe medica dell’Hospice di Biella
Presso l’Hospice di Biella sono operativi:
1 medico responsabile
2 medici aiuto
1 psicologa-psicoterapeuta
1 coordinatore infermieristico
7 infermieri a tempo pieno, 2 part-time e 1 libero professionisto
3 OSS a tempo pieno, 1 OSS libero professionista
1 assistente spirituale
1 impiegata amministrativa
21 volontari
Le figure professionali coinvolte nell’assistenza al paziente si riuniscono una volta alla settimana per aggiornare il Piano di Assistenza Individuale, per discutere eventuali problematiche insorte, per verificare gli obiettivi da raggiungere e quelli a medio e lungo termine.
Quotidianamente l’equipe in turno procede all’individuazione dei bisogni del paziente.
Settimanalmente e su richiesta è presente all’interno della struttura l’assistente spirituale dell’Hospice per dare ascolto e supporto al malato e alla famiglia.
Il volontariato in Hospice
Il volontario in Hospice non svolge mansioni professionali (infermieristiche o di assistenza); il suo compito principale è quello di stare accanto a malati e ai familiari che lo desiderano con l’intento di rendere meno gravoso l’ultimo periodo di vita e per offrire uno spazio di ascolto.
Per diventare volontari è necessario superare diverse fasi:
- Reclutamento
- Selezione ex ante ed in itinere
- 13 incontri di formazione duranti i quali vengono trattate tematiche relative a: cure palliative, comunicazione verbale e non verbale, comunicazione con il malato terminale e con la famiglia, perdita e lutto, etica ecc.
I requisiti per diventare volontari Hospice sono:
- maggiore età
- disponibilità di mezza giornata a settimana da
- dedicare all’interno della struttura
- non aver subito un lutto recente
- non essere malato di tumore
- non svolgere professioni di aiuto (medico, infermiere, psicologo, OSS, educatore, assistente sociale ecc).
Testimonianze dei volontari dell’Hospice
Fare la volontaria in Hospice è difficile e meraviglioso allo stesso tempo perché ogni persona ci dà qualcosa di profondo.
In 11 anni di volontariato non ho mai sentito stanchezza perché è sempre diverso e perché con gli anni e con l’esperienza si riesce a stare vicini a queste persone con una competenza maggiore. All’inizio non è facile, ti viene da fuggire, non sai cosa dire, poi si impara, si impara come gestire queste cose e anche le proprie emozioni che a volte sono tanto forti.
A noi i malati non chiedono una risposta tecnica, ma ci chiedono di ascoltarli, di guardare insieme le loro vite. Noi abbiamo la possibilità di vedere che qui le persone sono vive, si sentono vive e vivono ogni istante, fino alla fine.
Fare il volontario in Hospice è un’esperienza che ti cambia dentro e ti fa diventare una persona diversa: noi stessi viviamo pensando alla nostra precarietà e cambiamo la nostra scala di valori: c’è meno interesse per la materialità e tanto di più per il sentimento, per le persone… insomma, la sostanza!”
Maurizio Zanellato, volontario storico dell’Hospice di Biella e ciclista di lunghe distanze, ci racconta la sua passione per la bici e come ha scelto di finalizzare i suoi viaggi a una causa speciale: sostenere l’Hospice.
Ho iniziato a sostenere l’Hospice nel lontano 1999, quando ancora si gettavano le basi per far partire la struttura. Riconosco l’operato eccellente che offre alla popolazione, fatto di umanità, sensibilità e qualità dei servizi. Ho scelto di unire la mia passione per la bici alla solidarietà per l’Hospice che sento forte dentro di me e desidero dare il mio contributo a sostegno di questa importantissima struttura sanitaria”